Abbiamo
tutti sentito parlare della leggendaria isola di Atlantide,
tradizionalmente situata "oltre le colonne d'Ercole" ovvero oltre l'attuale stretto di Gibilterra, nell'oceano
Atlantico. Diversi studiosi, ricercatori e archeologi alternativi
hanno cercato di dimostrare l'esistenza di questo suggestivo continente, senza tuttavia riuscire a
riportare alla luce prove definitive della sua esistenza. Da dove ha
avuto origine questa leggenda? Atlantide è davvero esistita? Cosa possono dirci le antiche leggende e i moderni testi spirituali al riguardo? Partiamo dal principio...
L'Atlantide
di Platone
Il
primo riferimento all'isola di Atlantide è presente nei racconti di
Platone, secondo il quale essa sarebbe stata un'isola e una civiltà esistente circa 9.000 anni prima del governo di Solone (attorno al
9600 a.C.) che era riuscita nell'impresa di conquistare con la
forza diverse parti dell'Europa occidentale e delle coste
dell'Africa. La
stirpe che regnava sull'isola era originata secondo Platone
dall'unione fra Poseidone, il dio del mare, e Clito, una fanciulla
dell'isola. Per diverse generazioni Atlantide conobbe abbondanza e
prosperità, e venne caratterizzata da splendide architetture e da
governi illuminati. Alla fine, tuttavia, gli atlantidei si fecero
consumare dal loro egoismo dalla loro bramosia di potere, e gli dèi
capeggiati da Zeus decisero così di porre fine alla civiltà di
Atlantide, distruggendo l'isola con un terremoto e facendola
inabissare nelle acque nel giro di un giorno ed una notte. Un aspetto poco noto e spesso sottovalutato
del racconto di Platone, è che egli facesse derivare queste
conoscenze su Atlantide dalla testimonianza di Solone, uomo politico
ateniese che al termine della sua vita pubblica effettuò un lungo
viaggio per il Mediterraneo. Solone, secondo Platone,
avrebbe appreso l'antica storia di Atlantide dai sacerdoti egizi
presenti a Eliopoli, e a quel tempo sarebbero addirittura esistite
delle iscrizioni nell'antico tempio di Sais, in Egitto, che si
riferivano esplicitamente a quegli avvenimenti.
I
successivi commentatori di Platone si divisero fra chi riteneva
Atlantide un semplice artificio retorico utilizzato
per illustrare alcune teorie politiche, e altri che difendevano
l'esistenza dell'antico continente. Comunque sia, nella tarda
antichità classica la storia di Atlantide venne ignorata o persino
parodiata, e venne infine del tutto dimenticata durante il medioevo.
Sono nei secoli recenti, grazie ad umanisti del calibro di Francis Bacon (autore dell'utopica descrizione della Nuova Atlantide) questo
mito è stato resuscitato e riportato nel cuore dell'immaginario
collettivo.
L'Atlantide
di Edgar Cayce
Il
mistico e sensitivo americano Edgar Cayce (1877 – 1945) divenne
famoso per essere in grado di raccontare con dettagli sorprendenti fatti storici del passato e del futuro del
nostro pianeta, ragione per cui acquisì il soprannome di "Profeta
Dormiente". Nelle sue numerose letture dedicate ad Atlantide, egli
raccontò che si trattava di un continente enorme che si estendeva dal
Golfo del Messico all'imbocco del Mar Mediterraneo. I suoi abitanti
erano dotati di una naturale sensitività, attraverso la quale erano
in grado di controllare le forze della natura. In modo molto simile a
quanto descritto da Platone, ad un certo punto fra gli atlantidei iniziarono a delinearsi due tendenze
contrapposte, che diedero vita a due veri e propri gruppi di potere: il primo motivato da interessi egoistici e dalla libertà svincolata da qualsiasi punto di riferimento e il secondo motivato dal
desiderio di collaborare con l'Energia Creativa per migliorare la
vita dei propri simili. Le entità dedite al cammino positivo vennero
chiamate i Figli della Legge dell'Uno, mentre quelle dedite al
cammino negativo furono note come Figli di Belial. Quest'ultimo gruppo riuscì a prendere con la forza il controllo del paese. Cayce
parlò anche delle avanzatissime tecnologie di cui gli atlantidei
erano depositari, tecnologie molto simili a quelle che Nikola Tesla sviluppò secoli dopo, e che sono attualmente soppresse e non
disponibili perché l'umanità ne possa godere. L'uso distorto di queste
tecnologie, alla fine, fece sì che i figli di Belial ne abusarono al
punto da creare degli squilibri insanabili nella parte profonda del
continente, determinando così dapprima la disgregazione e infine
l'affondamento definitivo dell'isola. Cayce profetizzò anche che i resti di Atlantide sarebbero presto venuti nuovamente alla luce, e di questo parleremo nell'approfondimento successivo.
Nella seconda parte di questo approfondimento illustreremo la storia di Atlantide descritta nei libri della Legge dell'Uno. Leggi qui la Parte II!